PASQUA E PASQUETTA IN AGRITURISMO: “IN ABRUZZO RIPARTENZA DOPO IL COVID”

Aprile 16, 2022 17:54

PESCARA – Spinte dalla voglia di vacanza low cost a causa del caroprezzi, tornano a Pasqua e Pasquetta le scampagnate in agriturismo per i tanti abruzzesi che lo scorso anno erano stati costretti a rinunciare a causa delle misure di restrizione per la pandemia.

È quanto emerge da una analisi di Coldiretti Abruzzo per le festività pasquali e i ponti di primavera, favoriti dalla fine dello stato di emergenza.

I ponti di Pasqua e primavera rappresentano un appuntamento molto atteso dal settore agrituristico con le aziende che hanno perso nel 2021 ben il 27% delle presenze rispetto a prima della pandemia nel 2019, soprattutto per effetto del crollo degli stranieri ma anche degli italiani, secondo l’analisi di Terranostra e Coldiretti.

Gli effetti della guerra tra Russia e Ucraina e il caro energia, ma anche l’andamento dei contagi, impattano – spiega Coldiretti – sulle intenzioni di vacanza degli italiani favorendo le decisioni “last minute”.

In tale ottica, scampagnate e gite fuori porta rappresentano dunque una soluzione per chi non vuole rinunciare a stare all’aria aperta senza pesare troppo sul bilancio familiare’.

“Un’opportunità in tale senso, anche con l’allentamento delle misure restrittive, è offerta dalle circa 600 strutture agrituristiche presenti in Abruzzo – continua Gabriele Maiezza presidente regionale dell’associazione agrituristica Terranostra –  dove si lavora sia per l’accoglienza degli ospiti che per quella di chi vuole trascorrere una giornata in campagna, magari approfittando della cucina dei cuochi contadini o delle pietanza da asporto”.

“Molte aziende – continua – si sono, infatti, attrezzate con la semplice messa a disposizione di spazi per picnic, tende, roulotte e camper in cui gustare j prodotti di Campagna amica”.

Se la tavola con la cucina a chilometri zero resta la qualità più apprezzata, a far scegliere l’agriturismo – conclude la Coldiretti – è la spinta verso un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane che ha portato le strutture ad incrementare anche l’offerta di attività con servizi innovativi per sportivi, nostalgici, curiosi e ambientalisti, oltre ad attività culturali come la visita di percorsi archeologici o naturalistici o wellness.