ROMA – “Il messaggio forte di questa edizione della Perdonanza è incentrato sulla riconciliazione futuribile e auspicabile dei Popoli. Non si può fare finta di niente: ci sono bombardamenti e persone che muoiono”.
Così il direttore artistico della 729esima Perdonanza Celestiniana, Leonardo De Amicis, nel presentare, in anteprima nazionale a Roma, nella sede del ministero della Cultura, l’evento che si terrà all’Aquila dal 23 al 30 agosto prossimi.
“Dobbiamo aspettarci una Perdonanza che ristabilisce una base culturale alta – ha spiegato ancora – Veicoliamo messaggi attraverso la musica e l’arte con linguaggio trasversale che si rivolge a tutte le generazioni e tutti i livelli di cultura”.
A presentare una settimana ricca di appuntamenti irrinunciabili tra riflessioni storiche e spirituali, concerti, spettacoli e rievocazioni storiche, dopo il saluto del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, sono intervenuti: il sottosegretario di Stato al ministero della Cultura, Gianmarco Mazzi; il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio; il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi; il vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi metropolitana dell’Aquila monsignor Antonio D’Angelo; il direttore artistico, il maestro Leonardo De Amicis. Ha partecipato anche il sottosegretario alle Imprese e al Made in Italy, l’aquilana Fausta Bergamotto. A moderare la giornalista di Mediaset, l’aquilana Maria Elena Cosenza.
“Con ancora viva l’emozione della visita del SS Papa Francesco lo scorso anno, la 729° Perdonanza si prepara a compiere un nuovo viaggio – ha aggiunto De Amicis – Un viaggio diventato essenza di vita che ci permette di riflettere e soffermarci, anche se solo per un breve periodo, sui valori e gli ideali da cui traiamo forza per guardare al futuro. La Perdonanza, con gli eventi programmati, vuole essere un grande viaggio in cui ogni cosa è pensata per evocare ricordi e stimolare sensazioni positive attraverso le parole, la danza e le canzoni che hanno fatto storia. Ogni evento è pensato per la città che anno dopo anno accoglie con entusiasmo e determinazione la forza di questa grande manifestazione, simbolo di unione tra gli individui, punto d’incontro tra culture diverse, cammino spirituale che ci cattura e cattura la gente. La musica, con la sua straordinaria tecnologia della memoria e del ricordo, contribuisce alla costruzione sociale delle nostre identità individuali e collettive e racconta le nostre storie, il nostro vissuto quotidiano, le emozioni e le esperienze che ci accompagnano nella vita. Anche quest’anno il mio impegno di collaborazione è per L’Aquila e per la sua gente che riconosce il valore delle relazioni tra le persone anche attraverso la musica. Buona Perdonanza!”.
Per il sottosegretario di Stato con delega all’Unesco del Ministero della cultura, Gianmarco Mazzi, che ha inaugurato la conferenza: “La Perdonanza Celestiniana è nel cuore della nostra missione istituzionale per l’insieme dei valori e della storia che in essa sono contenuti. È un simbolo secolare ancora vivo delle nostre radici, una tradizione che si rinnova da più di 700 anni, un patrimonio culturale immateriale che dal 2019 è riconosciuto dall’UNESCO. La Perdonanza ci parla di spiritualità, il che di questi tempi ha una valenza che definirei rivoluzionaria. Nasce all’Aquila ma appartiene a tutta la nostra comunità nazionale e per questo siamo impegnati nella sua salvaguardia e valorizzazione”.
“In questi anni abbiamo lavorato affinché la Perdonanza Celestiniana divenisse un patrimonio nazionale e internazionale partecipato e riconosciuto – ha dichiarato il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi – Nel 2019 abbiamo ottenuto il riconoscimento di Patrimonio culturale immateriale dell’Unesco, lo scorso anno è stato Papa Francesco a celebrare il rito solenne di apertura della Porta Santa in mondovisione, per la prima volta nella storia della nostra Festa. Inoltre, nell’edizione 2023, il Giubileo Celestiniano è entrato a far parte del programma di emissione delle carte valori postali a cura del ministero delle Imprese e del Made in Italy. Il nostro impegno è sempre stato orientato a un programma ampio affinché la manifestazione potesse diffondere il messaggio di pace celestiniano nel mondo, contribuendo a rafforzare l’immagine della nostra terra e della sua millenaria tradizione. Ringrazio il ministero della Cultura e il sottosegretario Mazzi per accoglierci ed essere nostri testimoni in questa rinascita, oggettiva e sotto gli occhi di tutti”.
La Perdonanza è un evento annuale di rilevanza internazionale, promosso da Comune dell’Aquila e Arcidiocesi – e finanziato dallo stesso Comune – che non si è mai fermato, non nel 2009, anno del sisma, non durante l’emergenza covid, superando ogni difficoltà e assumendo una valenza, in questi ultimi anni, sempre più significativa.
Da ben 729 anni con la Perdonanza Celestiniana si rinnova il rito solenne che permette di varcare, tra i vespri del 28 agosto e quelli del 29, la Porta Santa della Basilica di Collemaggio all’Aquila, per ricevere l’indulgenza plenaria in un atto intimo e coinvolgente così come voluto da Papa Celestino V che nel 1294 firmò e donò alla Municipalità, la Bolla del Perdono, il documento che anticipa il Giubileo del 1300.
Dal Fuoco del Morrone, in partenza il 16 agosto dall’eremo di Sant’Onofrio a Sulmona, da dove Celestino iniziò il suo viaggio verso L’Aquila per essere eletto Papa, ai grandi eventi di piazza, ai momenti spirituali, il capoluogo abruzzese ritrova la sua Festa più identitaria, dopo un anno giubilare donato dal Santo Padre, Papa Francesco, nel 2022, in occasione della sua straordinaria partecipazione quando definì L’Aquila “capitale del perdono, della pace e della riconciliazione”.
Il Vescovo ausiliare dell’Arcidiocesi metropolitana dell’Aquila, monsignor Antonio D’Angelo è così intervenuto oggi: “La 729^ Perdonanza coincide con il primo anniversario della storica Visita pastorale di Papa Francesco a L’Aquila, ‘evento epocale’, perché, per la prima volta, un Papa ha aperto la porta Santa di Collemaggio. La città e l’arcidiocesi giungono all’edizione che è stata presentata, dopo aver vissuto per un anno intero la Perdonanza, grazie alla speciale concessione del Santo Padre che ha voluto prolungare, con l’Anno della Misericordia, fino al prossimo 29 agosto, il dono fatto da Celestino V alla Chiesa e gelosamente custodito dagli aquilani. L’Anno della Misericordia ha visto arrivare nel capoluogo abruzzese migliaia di pellegrini da varie parti d’Italia che hanno potuto ottenere l’indulgenza plenaria nella basilica di Collemaggio. In questo modo L’Aquila ha voluto raccogliere l’invito di Papa Francesco a diventare davvero ‘capitale di perdono, capitale di pace e di riconciliazione’. L’impegno dell’arcidiocesi, in sinergia con tutte le Istituzioni, continuerà ad essere quello di far conoscere sempre di più la figura di Celestino V, ‘uomo del sì e non del no o del gran rifiuto’ – come disse Papa Francesco – e la sua intuizione di concedere, nel 1294, l’indulgenza della Perdonanza che ha anticipato il primo Giubileo del 1300, istituito dal suo successore”.
È la quarta edizione sotto il fregio UNESCO, e su questo ha posto l’accento il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio:”Investire sulla cultura per riannodare i fili della tradizione e proiettarla nel futuro, è questa la ricetta grazie alla quale la Perdonanza, patrimonio dell’Unesco, si è affermata come uno degli eventi più importanti a livello nazionale e non solo. L’attesa presenza di star internazionali all’Aquila, l’emissione filatelica di un francobollo dedicato al Giubileo Celestiniano e soprattutto il grandissimo dono che ci ha fatto lo scorso anno Papa Francesco aprendo la Porta Santa, primo Pontefice a presiedere il rito nella basilica di Santa Maria di Collemaggio, sono il frutto di un lavoro che, fortemente sostenuto dal Comune dell’Aquila e con la guida del Maestro Leonardo De Amicis, custodisce sapientemente una preziosa dimensione religiosa conciliandola con un intrattenimento culturale di alta qualità. Presentare il programma della 729edizione nella sede del Ministero della Cultura rappresenta l’attenzione riservata dal Governo a questo appuntamento e il riconoscimento per una iniziativa in grado di mobilitare istituzioni e territorio nel segno dell’identità”.
Il 23 agosto, il Fuoco del Morrone, giungerà davanti la Basilica e darà il via alle celebrazioni. Il 28 agosto si terrà il tradizionale corteo storico che scorterà la Bolla del Perdono dal palazzo municipale, attraversando il centro cittadino, fino a Collemaggio dove rimarrà esposta per 24 ore e dove avverrà il rito di apertura della Porta Santa, quest’anno officiato dal Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto del Dicastero Vaticano per le Cause dei Santi. Il 29 agosto la Porta Santa tornerà a chiudersi.