RYANAIR: FEDERCONSUMATORI, “MULTA 120 EURO A CHI PERDE VOLO, BIGLIETTI SOLO CON APP O 60 EURO”

Febbraio 21, 2025 18:55

ROMA – “Multa di 120 euro a chi perde volo o arriva in ritardo al check-in; biglietti validi solo se scaricati tramite l’app di Ryanair o sanzione di 60 euro”.

Le nuove regole della compagnia low cost “penalizzano ulteriormente i viaggiatori”, secondo Federconsumatori.

È di questi giorni, ricorda l’associazione, la notizia delle nuove regole annunciate dalla compagnia, che entreranno in vigore a partire da maggio 2025: tra queste l’obbligo di effettuare il check-in esclusivamente online e l’introduzione di multe salate per chi non rispetta le nuove normative.

“Modifiche che rientrano pienamente nelle politiche della compagnia, da sempre intenta a scaricare sui viaggiatori un numero crescente di oneri e costi”, si sottolinea in una nota.

Secondo le nuove disposizioni, i passeggeri saranno obbligati a utilizzare solo carte d’imbarco digitali, scaricabili solo tramite l’app Ryanair. Chi si presenterà al gate senza la carta d’imbarco digitale o precedentemente stampata sarà soggetto a una multa di 60 euro.

Inoltre, le regole per il bagaglio a mano diventeranno ancora più stringenti, con multe fino a 70 euro per chi supera le dimensioni consentite.

La sanzione più pesante, pari a 120 euro, sarà applicata a chi perde il volo o arriva in ritardo al check-in. Assurda e vessatoria, a nostro avviso, la multa nel caso di perdita del volo, che si aggiunge al danno dell’utente per il mancato viaggio.

Federconsumatori denuncia come “queste nuove regole, presentate sotto il pretesto di migliorare l’efficienza e ridurre l’impatto ambientale, non facciano altro che far lievitare i costi nascosti per i viaggiatori”.

L’associazione assicura che continuerà “a vigilare attentamente sulle pratiche commerciali di Ryanair e delle compagnie aeree, ma, oltre a denunciare abusi e scorrettezze, siamo convinti sia necessario mettere ordine nella giungla dei servizi a sovrapprezzo, imponendo misure standard per i bagagli (come richiesto da una risoluzione Ue) e maggiore trasparenza nella determinazione delle tariffe”.