PESCARA – Tra maltempo e caro prezzi l’inizio dell’estate registra cali di presenze generalizzati a giugno rispetto allo scorso anno, fatta eccezione per il Molise che in solitaria mette a segno un ottimo +10%.
E così l’Abruzzo registra -20%, Basilicata -10%, Calabria -15%, Campania -30%, Emilia Romagna -25%, Friuli Venezia Giulia -30%, Lazio -50%, Liguria -60%, Marche invariato, Molise +10%, Puglia -20%, Sardegna -15%, Sicilia invariato, Toscana -15%, Veneto -15%.
Secondo le stime del Sib – Sindacato Italiano Balneari, in questo caso come in altri settori del turismo, la vera ancora di salvezza è rappresentata dagli stranieri.
“Gli stabilimenti balneari in tutte le regioni – dice Antonio Capacchione, presidente del Sindacato aderente a Fipe Confcommercio – registrano una diminuzione di presenze sui nostri litorali a due cifre rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con perdite molto pesanti in Liguria e nel Lazio. Hanno sofferto meno quelle località meta del turismo straniero, mentre i vacanzieri italiani hanno disertato le nostre spiagge, principalmente a causa delle avverse condizioni meteo. Siamo ottimisti perché le prenotazioni per luglio ed agosto fanno ben sperare”.
Ad evidenziare un’altra ragione del calo delle presenze è il Codacons, che ha diffuso uno studio sui ‘prezzi pazzi’ che caratterizzano le vacanze estive 2024.
Telepass, biglietti aerei, hotel, stabilimenti balneari: per gli italiani, vacanze all’insegna dei rincari a 360 gradi.
La prima brutta notizia arriva per chi si sposterà in auto: dal primo luglio sono aumentate infatti le tariffe del Telepass, con l’offerta Base che passano da 1,83 a 3,90 al mese (+113%), la Easy da 2,50 a 4,64 euro al mese (+85,6%), la Plus da 3 a 4,90 euro al mese (+63,3%). Più cari anche pedaggi e parchimetri, saliti nell’ultimo mese del +2,1% su base annua.
I prezzi dei biglietti aerei nazionali sono aumentati in un solo mese del 24,4%, +7,3% quelli internazionali, mentre i treni segnano un +9,3% sul 2023, ma se si considerano solo le tariffe dei voli per la settimana centrale di agosto con destinazione le principali località di mare italiane ed estere, i rincari sono nell’ordine del +20% rispetto l’estate 2023.
Altra nota dolente è quella relativa agli alloggi: i listini di hotel, case vacanze, b&b e strutture ricettive in genere, sempre per il periodo di agosto, registrano nelle principali località italiane aumenti compresi tra il +15% e il +25%.
Questo anche per effetto dei ”prezzi dinamici” (simili a quelli degli aerei) adottati da un numero crescente di strutture: al crescere della domanda, le tariffe dei soggiorni salgono in modo automatico.
Più contenuti i rincari degli stabilimenti balneari, nell’ordine del +5% ad agosto, e di parchi, musei e giardini, saliti nell’ultimo mese del +2,1%.