L’AQUILA – L’avvincente epopea dei popoli italici uniti in armi contro l’aquila non ancora imperiale di Roma, e il ruolo di Superaequum, nella valle subequana, protagonista anche lei della Guerra sociale: questo l’argomento del convegno-dibattito di sabato scorso nella sala consiliare della Comunità Montana Sirentina a Secinaro.
Tra i relatori l’ingegnere Domenico Di Baldassarre, Simone Pasquale e lo storico, archeologo e poeta Evandro Ricci.
Nel convegno sono state ricordare le città importanti del territorio di quel periodo come Sulmo, Superaequum e Corfinium con quest’ultima capitale della Lega Italica con i popoli Peligni, Piceni, Marsi, Marrucini, Frentani, Sanniti, Apuli e Lucani che nel 91 A.C. combatterono contro Roma per aver riconosciuto la loro dignità e i giusti diritti.
Dagli studi portati avanti da Di Baldassarre è emerso che Superaequum fosse allocata nel promontorio a valle di Secinaro nelle aree denominate la Ira, Salitto, Cerenzano e Marracciano. Le origini risalgono all’età del ferro. Durante la Guerra Sociale, Superaequum era in predicato per essere la capitale della lega Italica ma la determinazione finale cadde su Corfinium perché protetta strategicamente dalle gole di San Venanzio.
Superaequum aveva due colonie ricadenti nelle località di Aschiano, con il Pagus Boedimus che dette luogo a Gagliano Aterno, e in Macrano, con il Pagus Vecellanus che dette luogo a Castelvecchio Subequo.
Sui territori sono ancora visibili i “castellieri” risalenti all’occupazione Longobarda dal 568 dopo Cristo fino ai Normanni. Molte località dell’area superequana portano i nomi di origine longobarda. La occupazione dei Normanni è visibile dalle torre di Tione degli Abruzzi e dalla torre di Secinaro in una raffigurazione del 1700.
“Il convegno ha suscitato moltissimo interesse con i partecipanti che si sono augurati che la Soprintendenza Archeologica riprenda le ricerche nel territorio di Secinaro i cui studi, un po’ approfonditi, risalgono ad Antonio De Nino morto nel 1907. Anche e soprattutto per consegnare alla storia la Città di Superaequum la cui ubicazione ufficiale , dopo 2000 anni , è ancora ignota a differenza di Corfinio e Sulmona che tutti conosciamo”, si legge nella nota degli organizzatori.