L’AQUILA – Si è tenuta la conferenza stampa del centrosinistra nel comune dell’Aquila a seguito della seduta straordinaria di consiglio comunale tenutasi venerdì 26 luglio sul tema del Gran sasso e delle relative opportunità di sviluppo.
“Il Centrosinistra compatto aveva infatti presentato un ordine del giorno nel quale avanzava due proposte: per prima organizzare una conferenza programmatica unendo l’assise civica attorno all’esigenza di ascoltare le realtà pubbliche interessate (il Parco, le province e i comuni interessati, le DMC, le ASBUC) e gli operatori, gli imprenditori della montagna, le associazioni, gli appassionati, per costruire finalmente un modello di sviluppo condiviso; in secondo luogo istituire un tavolo tecnico per valutare la fattibilità di un’eventuale sostituzione dell’attuale funivia con una cabinovia a doppia fune portante, che potrebbe fornire risposta all’esigenza di portare in quota migliaia di persone al giorno, destagionalizzando il turismo e rendendo la nostra montagna attrattiva anche, e soprattutto, d’estate, consentendo tra l’altro di chiudere ai turisti la strada verso Campo Imperatore all’altezza dei ruderi di Sant’Egidio (con le opportune deroghe, es. allevatori, ciclisti), evitando, così, l’attuale vergogna di vedere, ogni estate, salire in quota 150.000 persone con mezzi propri. Quindi le parole d’ordine erano allargare il dialogo e dare la parola agli esperti. Tuttavia il centrodestra, perfino di fronte a una simile proposta di buon senso, ha ritenuto di chiudersi a riccio e bocciare il documento in aula”.
Ad aprire la conferenza stampa è stato il primo firmatario dell’ordine del giorno, Stefano Albano “Perché adesso queste due proposte? Perché in questo particolare momento storico sono disponibili risorse economiche che non abbiamo mai avuto e che non avremo mai più, tra FSC in fase di programmazione, fondi Restart ancora da impegnare, Pnrr e fondo complementare. Comune e Regione fanno sì che il territorio abbia voce in capitolo su come programmare la spesa, ad esempio, su un tema decisivo come lo sviluppo del Gran Sasso? A nostro giudizio no, ecco quindi l’esigenza di sviluppare una grande discussione orizzontale. Noi non ci limitiamo a criticare ma avanziamo proposte. Avevamo offerto al centrodestra la massima collaborazione, la maggioranza in tutta risposta si è chiusa a riccio e ha risposto con delle falsità. Hanno affermato che entro il prossimo anno partiranno i lavori dell’impianto Fossa di Paganica – Scindarella, cosa impossibile dato che sappiamo che proporre nuovi impianti richiede tempi lunghissimi in questo quadro di norme e procedure, peraltro inasprite dal passaggio in ZSC. Hanno detto che una cabinovia sarebbe sovradimensionata per il nostro territorio, quando invece esiste la possibilità di soluzioni ben proporzionate alle esigenze della nostra terra. Avevamo offerto un ragionamento di verità, sapendo che l’attuale funivia è una infrastruttura oramai vetusta, inefficace e inefficiente, capace di portare in quota poche centinaia di persone al giorno, con tempi di attesa che, in alcune giornate, diventano insostenibili; ciò significa, di fatto, che il Centro turistico del Gran Sasso è un’azienda strutturalmente in perdita, impossibilitata a raggiungere il punto di equilibrio economico, condizione confermata anche dallo stesso Amministratore del CTGS Pignatelli“.
!Proponevamo quindi non di dare ascolto a noi consiglieri di opposizione rispetto all’eventuale sostituzione dell’impianto con una cabinovia a doppia fune portante, bensì ai tecnici e agli esperti, ma il centrodestra ha preferito mettere la testa sotto la sabbia. A questo punto spieghino loro alla città come intendono risolvere il problema della sostenibilità economica dell’impianto, così come quello dell’impatto ambientale delle tante automobili che ogni anno salgono in quota autonomamente. Al di là delle loro chiacchiere restano soltanto i debiti del CTGS che spesso il Comune deve ripianare con i soldi dei cittadini. Se l’Amministrazione non intende farlo, saremo noi a promuovere una discussione sul Gran Sasso con la città, fuori dal palazzo con dei grandi appuntamenti da settembre”.
Segue la consigliera Stefania Pezzopane: “Un comportamento grave, di chiusura persino ad approfondimenti tecnici. La destra sta bloccando il Gran Sasso, nel consiglio comunale sulla situazione del Centro Turistico era già emersa la necessità di una svolta. Continuano a presentare ipotesi irrealizzabili mentre la nostra proposta di sostituzione della funivia con una cabinovia andrebbe quantomeno approfondita tecnicamente. Si sono rifiutati di fare una cosa ovvia ed onesta verso i cittadini. E poi perché dire no alla Conferenza programmatica per il Gran Sasso che metterebbe operatori ed istituzioni attorno ad un progettazione e programmazione di possibili interventi. Bravi solo a sperperare risorse, consulenze, studi da oltre 100.000 € rimasti nel cassetto senza una vera programmazione condivisa”.
Prende la parola la consigliera Simona Giannangeli: “Una grande occasione di partecipazione e di costruzione condivisa del futuro del comprensorio del Gran Sasso sprecata dalla maggioranza. Lo sforzo unitario e concreto delle forze di minoranza ha trovato il muro di gomma della destra che non ha inteso prendere in considerazione la proposta di lavoro. Andremo avanti e porteremo il confronto nella comunità”. Interviene il consigliere Elia Serpetti “il gruppo di opposizione il 26 luglio presenta un ordine del giorno da condividere con la maggioranza per cercare di risolvere una volta per tutte il problema del Gran Sasso visto che in questa legislatura ci sono risorse importanti che nessuno mai prima ha avuto a disposizione, chiamando attorno ad un tavolo tutti i tecnici del settore e le autorità territoriali compreso il parco. Tutto questo non è stato possibile perché per chi governa la città non c’è bisogno di confronto, risolveranno tutto loro da soli ricoprendo di nuovo i cittadini di vane bugie”. Segue Enrico Verini “Da aquilano davvero non capisco l’atteggiamento della destra sul gran sasso. Mentre a Pescara, sulle grandi linee di sviluppo, tutti ragionano insieme e realizzano, portando sviluppo, all’Aquila la destra preferisce anche su questo tema anteporre l’antipatia per l’avversario politico al ragionamento condiviso per provare, una volta per tutte, a far sviluppare il nostro comprensorio che resta al palo. Mi domando come possa essere accettabile rinunciare al futuro per queste beghe. Troppa ideologia e forse troppo poco amore per questa città. Dispiace veramente tanto.”
Chiude la conferenza stampa Gianni Padovani :”Il Consiglio comunale è vissuto dall’attuale Giunta come un fastidio, mentre al contrario il nostro sistema democratico conferisce un enorme rilievo alla massima Assise del popolo. Non è ammissibile che a fronte di argomenti di grande importanza strategica, come quello dello sviluppo del Gran Sasso, l’Amministrazione si arrocchi e rifiuti un approfondimento. Solo per fare un esempio, voglio ricordare come il nostro codice degli appalti obblighi le amministrazioni al confronto pubblico proprio nella fase programmatica, quando le alternative sono ancora tutte aperte – come nel caso della eventuale sostituzione della funivia del Gran Sasso – e la decisione se e come realizzare l’opera deve essere ancora presa! Approfondire progetti alternativi con conferenze programmatiche e/o tavoli tecnici non è un capriccio dei consiglieri di opposizione ma è un principio normativo! Discutere con la Città delle scelte della Giunta rappresenta uno strumento democratico per coinvolgere la comunità locale e tutti i portatori di interessi, per realizzare opere condivise ed anche per evitare conflitti futuri. Questa Amministrazione non rispetta il Consiglio comunale, ne abbiamo avuto la prova ulteriore, e quindi siamo costretti ad assumere iniziative diverse per promuove una discussione sul futuro del Gran Sasso con la Città intera. E lo faremo a partire dall’autunno, perché gli aquilani non possono essere esclusi dal loro futuro.”