TURISMO: DATI ISTAT, FORTE RECUPERO IN ITALIA, MA NON ANCORA A LIVELLI PRE-COVID

Dicembre 23, 2022 16:50

ROMA  – Che il turismo fosse in piena ripresa dopo i 25 mesi peggiori della sua storia a causa del Covid, se ne erano accorti un po’ tutti dagli operatori fino agli italiani residenti nelle città d’arte e finalmente “riassediati” dagli stranieri per le feste di fine anno dopo tanto “vuoto pneumatico”. Alla vigilia di Natale arriva anche la “certificazione” dell’Istat che però precisa che ancora non si è arrivati ai valori pre-Covid e quindi è presto per cantare vittoria.

Secondo l’istituto di statistica i primi nove mesi del 2022 segnano un forte recupero per il settore turistico, ma le presenze dei clienti negli esercizi ricettivi sono ancora circa 39 milioni in meno rispetto al 2019 (-10,3%).

Il bilancio da gennaio a settembre si chiude infatti con circa 174 milioni di presenze di clienti italiani e 164 milioni di stranieri: un sostanziale riequilibrio delle due componenti della domanda ma con un calo rispettivamente del 6,7% e del 13,8% rispetto al 2019.

Benissimo appunto il trimestre estivo: sono circa 196 milioni le presenze turistiche, ancora però il 4,7% in meno rispetto alla cifra record pre-pandemia di circa 205 milioni raggiunta nel 2019.

Si fanno inoltre vacanze più brevi: la ripresa degli spostamenti turistici nei primi nove mesi del 2022 è stata trainata da soggiorni da una a tre notti, che registrano un incremento del 46,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

C’è poi anche il vulnus occupazione ancora sotto i livelli pre-Covid: nel primo semestre 2022, nell’industria turistica allargata mancano all’appello ancora 88 mila occupati (-4,4%) rispetto al 2019 quando il settore ne contava quasi 2 milioni (circa il 7% dell’occupazione dei Servizi). Focalizzando l’imminente periodo natalizio il quadro è davvero positivo, anche se le previsioni tra le associazioni sono un po’ diverse tra loro.

Secondo Swg per Confcommercio quasi 20 milioni di italiani faranno una vacanza tra Natale e Capodanno. I flussi di viaggiatori si avvicinano a quelli del 2019 anche se il fatto che le due festività cadano di domenica non favorisce certo lunghi viaggi, almeno per chi ha impegni lavorativi. Il giro di affari si aggira sui 9.5 miliardi euro.

Pochi giorni fa Federalberghi prevedeva un movimento di oltre 17 milioni di italiani con un movimento economico di 13 miliardi di euro. Per il periodo delle feste Assoturismo Confesercenti stima 13,8 milioni di presenze nelle strutture ufficiali, il +8,1% rispetto al 2021 e sottolinea come la crescita sia trainata dall’incremento delle presenze estere (+19,5%), che in alcune città d’arte sono tornate ai livelli del 2019.

Registra un fermento di stranieri anche l’Enit: le prenotazioni aeree internazionali verso l’Italia tra la settimana prenatalizia e il week-end dell’Epifania sono attualmente 274 mila circa con un aumento del +57.3% rispetto al medesimo periodo 2021/2022. Continua la forte rappresentanza del mercato statunitense che raddoppia rispetto al 2021 (+49.8%). Buone anche le stime dell’Associazione Italiana Confindustria Alberghi secondo cui le mete più gettonate saranno montagna e città d’arte.

Vede rosa anche Coldiretti Ixè che prevede anche un allungamento a una media di sei giorni della durata della vacanza natalizia.