WEEK END DEI MORTI: ALLA KAP DI FONTECCHIO L’ALTARE MESSICANO DIA DE MUERTOS, MUSICA E LABORATORI

Ottobre 31, 2024 9:54

L’AQUILA – Un intenso e vivissimo “Weekend dei Morti” a La Kap, casa di natura e arte  Fontecchio in provincia dell’Aquila, che propone una tre giorni di “memoria, spirito e rinascita”.

La tre giorni non gode di nessun contributo pubblico, è totalmente autofinanziata e ad ingresso gratuito

Momento topico sarà la realizzazione, domani venerdì, diretta dall’artista messicano Erik Cuevas, di un Dia de Muertos, “l’Altare della Morte”, un trionfante monumento commemorativo di sette piani della tradizione messicana,  un portale tra i vivi ed i morti, dove poggiare le foto dei defunti, e sopra di esso aiuta i cari a trovare la strada di casa, con lumini che li guidino nel loro cammino, con le offerte di cibo, le bevande, gli oggetti a loro cari.

E’ possibile poi partecipare al laboratorio di Papel Picado e Calaveritas, per realizzare addobbi colorati di carta traforata, che “rappresentano la bellezza della vita e la fragilità dell’esistenza”. al laboratorio esperienziale di autoritratto a cura dell’artista Francesca Racano. E ancora al laboratorio di Canto Libero Alchemico condotto dalla musicista e performer napoletana Dera Sol.

In programma, ancora il Concerto Elfico Interattivo di Dera Sol (voce e chitarra) & Anthos (tastiera), e il Concerto di Morte e Vita di Giulia Borraccio e Giordano Ianni.

E ancora rassegna di cortometraggi  d’autore “Serato Animato”, a tema morte.

La tre giorni non gode di nessun contributo pubblico, è totalmente autofinanziata e ad ingresso gratuito

 IL PROGRAMMA

1 novembre – Memoria

Ore 16:00 – Laboratori di decorazioni tradizionali messicane: Papel Picado e Calaveritas;
Allestimento dell’Altar De Muertos;
Trucco artistico by Giorgiana Taurino.
Ore 19:00 – Inaugurazione dell’Altar De Muertos.
Ore 20:00 – Cena (chili vegetariano con tortillas*) su prenotazione al +39 3286842013
Ore 21:00 – Serato Animato a “tema Morte” – rassegna di corti d’animazione

2 novembre – Spirito

Ore 15:00 – Laboratorio esperienziale di autoritratto a cura di Francesca Racano (su prenotazione al +39 3881740666)
Su richiesta lettura dei tarocchi (Dera Sol)
Ore 20:00 – Cena (pasta con la zucca ed erbe spontanee; hummus di ceci) su prenotazione al +39 3286842013
Ore 21:00 – Concerto di Vita e Morte – Mikorizo
Ore 22:00 – Concerto elfico interattivo – Dera Sol & Anthos
Jam Session e Open Mic a seguire

3 novembre – Rinascita

Ore 11:00 – Laboratorio di canto alchemico con Dera Sol (su prenotazione al +39 3470358021)
Ore 16:00 – Arrivo del Mammut di Terre Sonanti a cura di Libera Pupazzeria.

 Il dettaglio delle attività

Laboratorio di Papel Picado e Calaveritas

Papel picado: addobbi colorati di carta traforata, che rappresentano la bellezza della vita e la fragilità dell’esistenza.  Calaveritas satíricas: piccole teschi di zucchero o ceramica che spesso portano nomi di persone viventi, incarnando l’idea che la morte è una parte naturale della vita e può essere affrontata con umorismo.

Laboratorio esperienziale di autoritratto
Di Francesca Racano.

Immersi negli infiniti colori caldi dell’autunno l’incontro proposto sarà un’occasione per scoprire (o riscoprire in altra forma) particolari spesso sconosciuti del nostro volto attraverso l’uso inconsueto e più consapevole di alcuni sensi e l’impiego di elementi naturali nati nell’ambiente circostante.
Su prenotazione al +39 3881740666

Concerto Elfico Interattivo
Dera Sol (voce e chitarra) & Anthos (tastiera).
Eseguiranno il cantautorato spirituale di Dera Sol, in particolare i brani dell’album Vojagi, accompagnati dalle magiche note di Anthos, il menestrello folletto. Ci saranno anche alcuni brani di Anthos e parecchie sorprese!

Concerto di Morte e Vita
Giulia Borraccio e Giordano Ianni.
Un viaggio musicale attraverso le culture del mondo, esplorando le diverse concezioni della morte. Un concerto acustico che, intrecciando racconti ancestrali e leggende, guida il pubblico in un percorso emozionale dall’oscurità della fine alla luce della rinascita. Un’esperienza che ci invita a ridere, piangere, spaventarci e, infine, celebrare insieme il mistero e la bellezza del ciclo della vita.

Laboratorio di Canto Libero Alchemico
Superiamo la vergogna, abbandoniamo il giudizio, smascheriamo voci dell’ego ritrovando la voce del cuore; giochiamo come bambini divertendoci; entriamo in empatia profonda con gli altri attraverso un canto libero talmente autentico da diventare inevitabile. Vieni a lasciarti andare, a lasciare andare e a trasformarti! Canta che ti passa!

Il Dia De Muertos
“Da noi la festa è un’esplosione, un botto. La morte e la vita, la gioia e il lamento, il canto e l’urlo si uniscono nelle nostre celebrazioni, non per ricreare o riconoscerci, ma per divorarci a vicenda.”
– Octavio Paz
Il Dia de Muertos è una sintesi tra la cultura preispanica e il cattolicesimo.
Molte sono le differenze: per i primi vi sono diversi paradisi a seconda del tipo di trapasso, per i cattolici vi è l’inferno o il paradiso.
Ma insieme hanno portato alla creazione “Santa Muerte”, La Morte incoronata, danzante, tatuata!
Con il Dia De Muertos vi è la ricongiunzione tra i vivi ed i morti, possibile grazie a coloratissimi preparativi!
L’Altare Della Morte, un trionfante monumento commemorativo di sette piani, è il portale tra i vivi ed i morti, infatti poggiare le foto dei defunti sopra di esso aiuta i cari a trovare la strada di casa, con lumini che li guidino nel loro cammino, con le offerte di cibo, le bevande, gli oggetti a loro cari. Nel dettaglio la preparazione dell’altare
Un altare tipico è composto da diversi livelli, ognuno con un significato specifico. Di solito, si possono trovare da due a tre livelli.
1. Primo livello: rappresenta il cielo e accoglie l’immagine del Santo o della Santa di riferimento. Qui si colloca una fotografia del defunto.
2. Secondo livello: rappresenta la terra. Su questo livello si posizionano cibi e bevande che il defunto amava; spesso sono presenti anche frutta, pane (pan de muerto), e tequila o mezcal per accogliere gli spiriti.
3. Terzo livello: talvolta è presente e rappresenta il purgatorio. Su questo piano si mettono candele, che simboleggiano la luce che guida gli spiriti, e fiori di cempasúchil, il cui colore vivace aiuta a guidare le anime verso l’altare.
Altri elementi tradizionali:
Immancabili sono le foto dei defunti, senza le quali non possono arrivare fino alla Terra dei Vivi. Poi ci sono i loro piatti preferiti, il dolce tipico della festa detto “Pan de muertos“, cosparso di zucchero e simile alle ossa di un teschio, candele, fiori, “calaveras“, che sono i teschi zuccherati a volte personalizzati con il proprio nome inciso e regalati come portafortuna, i “papel picado“, rettangoli di carta ritagliati in vari colori, un bicchiere d’acqua per dissetare i defunti, e sale, simbolo di protezione.”