FESTIVAL DEI PAESI NARRANTI: A NAVELLI TRE GIORNI DEDICATI ALLA VALORIZZAZIONE DELLE AREE INTERNE

Giugno 26, 2024 14:48

L’AQUILA – Raccontare e valorizzare il territorio, questa la mission del “Festival dei paesi narranti”, in programma a Navelli (L’Aquila) il 28, 29 e 30 giugno.

Presentato questa mattina all’Aquila, presso la Sala Silone dell’Emiciclo, sede del Consiglio regionale, il Festival è un’iniziativa del GAL Gran Sasso Velino ed è realizzato nell’ambito del piano di sviluppo locale 2014-2022 “Il Distretto del ben vivere” – PSR Regione Abruzzo 2014-2022, in collaborazione con la cooperativa “Il Bosso”.

Hanno partecipato alla presentazione, tra gli altri, Emanuele Imprudente, vicepresidente della Giunta regionale; Paolo Federico, presidente Gal e sindaco di Navelli; Filomena Spagnoli, socio e amministratore responsabile analisi fabbisogni de “Il Bosso”; Mario Di Lorenzo, direttore del Gal; Paolo Setta, direttore della cooperativa “Il Bosso”.

“Come regione stiamo cercando di dare ai Gal un supporto e una visione d’insieme, coordinata alla visione della regione e legata alla costruzione delle opportunità. Il valore si crea partendo dalle opportunità. Il festival chiude un processo di avvio che è una sintesi del lavoro dei Gal, che vogliono valorizzare il territorio”, ha spiegato il vicepresidente Imprudente.

Paolo Federico ha spiegato che si tratta di “un evento che vuole innanzitutto celebrare le peculiarità uniche di quelle aree interne, dove Il Bosso è riuscito a mettere in evidenza le possibilità di sviluppo. Saranno 3 giorni di convegni e verrà proiettata in anteprima nazionale della Docuserie ‘Paesi Narranti a passi di vita’. Non mancherà la parte ludica che culminerà con il concerto del cantautore abruzzese Nicola Pomponi, in arte Setak“.

Filomena Spagnoli, socio e amministratore responsabile analisi fabbisogni de “Il Bosso”, si è soffermata sul raccontare il progetto Astri, nato proprio per raccontare il territorio delle aree interne abruzzesi della Valle del Tirino (Capestrano, Ofena, Villa Santa Lucia) altopiano di , Navelli (Navelli, Collepietro,San benedetto in Perillis,Caporciano, San Pio delle Camere, Prata D’Ansidonia), delle Terre della Baronia di Carapelle (Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio, Calascio, Barisciano,Carapelle Castelvecchio Calvisio) e che comprende attività di workshop nonché di scoperta del territorio, attività che sono raccontate nella docuserie e il cui culmine sarà appunto il Festival.

Anche il direttore del Gal, Mario Di Lorenzo, ringraziando il vice presidente Emanuele Imprudente “sempre vicino ai Gal”, il presidente Paolo Federico e il Bosso, ha sottolineato come “progetti come la docuserie” – finanziata da Il Bosso – “vanno a toccare dal vivo le aree interne e marginali e come il Gal abbia proprio la mission di sostenere azioni in queste aree, anche a sostegno delle pmi”.

Paolo Setta ha aggiunto: “La valorizzazione del territorio è la scelta netta da 25 anni, la mission de Il Bosso è quella di creare valore sul territorio senza commercializzarlo. Il festival dal taglio nazionale ha una serie di relatori che trattano temi, valori e case history di carattere nazionale come Federico Quaranta, con monologhi dedicati ai territori minori”.