PRATI DI TIVO: “NO ALLA NUOVA STRADA PANORAMICA”, IL WWF CONTRO L’IDEA DELLA PROVINCIA DI TERAMO

Febbraio 7, 2025 15:55

PIETRACAMELA – Il Wwf si schiera contro la nuova strada panoramica e diretta dal casello autostradale di Colledara-San Gabriele alla stazione sciistica di Prati di Tivo (Teramo). L’idea della nuova arteria, che taglierebbe nettamente le tempistiche per raggiungere la località montana, è stata lanciata pubblicamente nei giorni scorsi dal presidente della Provincia di Teramo Camillo D’Angelo. Pochissimi i dettagli diffusi, ma sufficienti a spingere l’associazione ambientalista ad erigere le barricate.

 

“Il nuovo progetto interesserebbe una vasta area della Valle Siciliana a una quota più bassa rispetto al tracciato ipotizzato nel 2021”, spiega il Wwf di Teramo in una nota, continuando: “Non essendo stato ancora chiarito l’effettivo tracciato, non vorremmo che si voglia recuperare la vecchia ipotesi che, salendo da Forca di Valle (frazione di Isola del Gran Sasso), attraversa l’area di Cima Alta (uno dei luoghi più panoramici da dove poter godere della vista su Corno Grande e Corno Piccolo) per arrivare a Prati di Tivo. Itinerario che intaccherebbe un’area di alto valore ambientale, meta attrattiva per turisti ed escursionisti, e che trasformerebbe l’intera zona in una banale area di transito ad altro traffico. Come sempre è mancato qualsiasi processo partecipativo: sarebbe stato molto più utile se, prima di parlare del progetto da realizzare, l’amministrazione provinciale avesse coinvolto portatori di interesse (operatori, associazioni e cittadini) ed enti locali”.

Poi ancora l’associazione, dopo aver ricordato anche il valore archeologico, oltre che naturalistico, del territorio intorno a Pietracamela e delle sue mulattiere, entra nella questione del rilancio della stazione sciistica: “La marginalizzazione di Prati di Tivo rispetto alle altre mete turistiche certamente non dipende dalla situazione delle strade esistenti. Così come appare ovvio che la spesa prevista per la sola progettazione preliminare (19,5 milioni di euro) potrebbe essere destinata a interventi più concreti e strutturalmente più efficaci per il rilancio sano e sostenibile della montagna teramana. Ci si chiede, quindi, quale sarebbe l’utilità di questa strada se non quella di sostituire un’economia cosiddetta ‘tradizionale’ con un modello di sviluppo allineato sul turismo ‘mordi e fuggi’, altamente impattante, che non determina crescita economica e tantomeno sociale”.

 

Quindi l’appello: “Come associazioni ambientaliste chiediamo al Presidente della Provincia di Teramo di programmare momenti per confrontarsi, prima ancora che su un progetto stradale, su un progetto di conservazione e reale valorizzazione del territorio interno e montano. Il problema di Prati di Tivo non è come raggiungerla, ma cosa fare una volta raggiunti, considerato che il modello di sviluppo delle piste da sci, anche a causa del cambiamento climatico e nonostante i milioni di fondi pubblici impiegati, appare ormai superato”.