L’AQUILA – Dopo 60 anni è stato riaperto il Circuito cittadino intorno alla Basilica di Collemaggio con un evento pubblico, voluto direttamente dalla Città dell’Aquila.
Il “Gran Premio dell’Aquila” è stato un successo non solo come tributo storico, ma ospitando soprattutto vetture da competizione di ogni epoca e categoria che hanno circolato in modo non agonistico.
Sono stati apprezzati i modelli giunti dal Museo Stanguellini di Modena, impegnato nella produzione di auto da corsa dal 1937. Il Vicesindaco Raffaele Daniele, presidente del Comitato organizzatore, a margine della manifestazione ha consegnato a Francesca Stanguellini, nipote del fondatore, un riconoscimento da parte del Comune dell’Aquila, promotore dell’evento, organizzato dalla Drive Experience di Davide Cironi, produttore aquilano e test driver, professionista di riferimento nel settore nazionale.
Ad arricchire il programma di giornata anche la mostra fotografica e documentale dedicata al ricordo di Amedeo Capranica, persona di spicco degli Anni cinquanta storico Direttore dell’Automobile Club aquilano, imprenditore e protagonista assoluto dello sport motoristico abruzzese.
Va ricordato che nel 1963 la corsa intorno al circuito di Collemaggio vide da presenza di un futuro campione del mondo, Jochen Rindt e di qualificati piloti italiani, ora forse dimenticati, che si piazzarono bene come Brambilla e Bernabei. Tra le marche si ricordano Cooper, Stanguellini, Lola e tante altre ora scomparse o assorbite da altre aziende automobilistiche.