L’AQUILA – “Con il governo Meloni è diventato operativo un emendamento a mia firma che ha triplicato i fondi per il jazz, portandoli da uno a tre milioni. Non è mai abbastanza, lo sappiamo, ma è un gesto simbolico importante”.
Lo ha detto Federico Mollicone, presidente della Commissione cultura della Camera alla presentazione nella biblioteca della Camera dei deputati della nona edizione di Il jazz italiano per le terre dal sisma, che dal 25 al 27 agosto, a Camerino, Castelluccio di Norcia e Amatrice, e dal 2 al 3 settembre a L’Aquila, con 200 musicisti in 15 location, per un totale di 50 concerti e 20 mila spettatori attesi, rafforza l’impegno degli organizzatori nelle terre del cratere delle quattro regioni coinvolte, Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria.
“Il festival è “una vetrina dell’eccellenza musicale italiana, i musicisti che partecipano sono italiani o operanti in Italia – ha aggiunto -. Sappiamo quanto il jazz sia una musica internazionale ma avere anche una manifestazione che metta l’accento sul talento italiano è importante”.
L’Aquila per Mollicone è un esempio di rinascita “da mostrare al mondo. La vita di una città non dipende solo dall’economia ma anche dal genius loci che si nutre di manifestazioni come questa”.